È tutta colpa dei film.
Se sognamo un amore che inizi alle elementari e finisca mano nella mano a 90 anni durante una cena natalizia nella villa di famiglia, con i figli, i nipoti e magari i pronipoti. Tutti vestiti a festa, ognuno realizzato nel suo campo lavorativo e nella sua vita, con un albero addobbatissimo, un numero indefinito di pacchi da scartare, tavola imbandita, luci dentro e fuori casa, pupazzo di neve, strade innevate e alberi imbiancati.
Magari qualche ritardatario a causa delle ultime compre in giro per i negozi del centro, che suona proprio mentre tutti lo stavano redarguendo per far sempre le cose di fretta e furia.
Un figlio che è arrivato con l’aereo delle 7 e che ripartirà dopo una settimana di vacanza in famiglia, quello che invece sarà costretto a salire su un aereo già due giorni dopo.
È colpa dei film.
Se ovunque siamo, quando ascoltiamo una canzone natalizia delle più famose ed usurate playlist natalize, non riusciamo a far altro che associarla a scene viste e riviste di questi film, che magari conosciamo a memoria. E percepiamo quella sensazione che gli attori vivono durante il film. Gioia, fretta, amore, spirito natalizio, magia. È quasi come se noi stessi ricordassimo di aver recitato in quel film. Lo abbiamo vissuto guardandolo, lo viviamo ricordandolo ed associandolo ad una canzone, vorremmo viverlo nella nostra quotidianità.
È colpa dei film.
Se quando giriamo per le grandi città e vediamo quei negozi fiabeschi colmi di belle cose, vetrine da museo del Louvre, o quei centri commerciali in cui ci si perde, si pensa sempre che ogni persona che si incrocia sia lì per fare acquisti natalizi fantasmagorici, mentre invece tu sei lì giusto a fare un giro, per guardare le cose da film (perchè alcune davvero si vedono o comprano solo nei film) e sentirti appunto, parte di questo film che secondo te ognuno vorrebbe vivere.
Sognare non costa nulla è vero e spesso lo si fa ad occhi aperti e si può cadere nell’errore madornale di dire:
“perchè non posso essere così anche io?”.
Ed ecco che forse, in questi momenti, certi sogni portano ad apprezzare ancora di più quello che si ha.
Guardando il resto da spettatore non pagante, facendo fantasie che vengono sotterrate appena ci si ritrova in qualche situazione emozionale alla quale siamo abituati.
Al nostro film.
E nel nostro film non c’è sogno che possa distrarci o far disamorare della trama.
È colpa dei film se sognamo di esser gli attori.
Sta a noi scegliere di essere i registi.